Caratteristiche degli impianti di pannelli solari a circolazione forzata

Nei sistemi di pannelli solari a circolazione forzata il serbatoio di accumulo per l’acqua calda è separato dal pannello, posizionato di solito in un vano tecnico all’interno dell’abitazione che spesso coincide con la centrale termica.

Questa soluzione è consigliata nei climi freddi (Nord Italia e zone montane) e in tutti quei casi in cui il serbatoio della circolazione naturale non può essere installato all’esterno per motivi estetici.

Inoltre, la circolazione forzata si rende necessaria in tutti gli impianti medio-grandi, nei quali i consumi e i volumi di accumulo sono consistenti, perché risulta più competitiva.

Le possibili soluzioni impiantistiche differiscono soltanto per il modo in cui avviene l’integrazione dell’energia da parte della caldaia (o di una resistenza elettrica).

Se la caldaia dell’impianto di pannelli solari a circolazione forzata è di tipo istantaneo, cioè produce istantaneamente l’acqua sanitaria senza la presenza di un accumulo esistente, quando l’acqua in uscita dal serbatoio d’accumulo solare è a temperatura inferiore a quella richiesta (di norma 45 °C), grazie a una valvola deviatrice viene inviata nella caldaia che provvede istantaneamente a riscaldarla e a portarla all’utenza alla temperatura voluta.

Se invece l’acqua è ad una temperatura sufficientemente alta, viene inviata direttamente all’utenza transitando attraverso una valvola che miscela acqua calda e fredda, assicurando all’utenza l’erogazione di acqua a temperatura costante impianto a circolazione forzata con caldaia istantanea.

Schema di collegamento impianto di pannelli solari a circolazione forzata con caldaia istantanea

Schema di collegamento impianto a circolazione forzata con caldaia non istantanea

Se la caldaia ausiliaria non è istantanea, dovrà fornire l’energia integrativa attraverso uno scambiatore di calore, collegato alla parte alta del serbatoio d’accumulo.

Qui è presente un termostato che rileva la temperatura dell’acqua nel serbatoio: se questa è inferiore a quella impostata, entra in funzione la caldaia che provvede a fornire il calore mancante.

SCOPRI QUANTO RISPARMI

Considerando un consumo giornaliero pari a circa il volume del serbatoio, si può arrivare alla copertura assicurata dal solare termico fino al 60-80% del fabbisogno annuo di acqua calda sanitaria. Che significa 40-50 % nella stagione invernale e 90-100 % in quella estiva. La quota rimanente deve essere prodotta con tecnologie convenzionali come una pompa di calore, una caldaia o una resistenza elettrica.

I risparmi annui che si possono avere sono indicati nella seguente tabella e sono distinti a seconda che la fonte energetica che il solare va a sostituire sia il gas metano o l’energia elettrica di una resistenza.

Indicativamente, il prezzo per l’installazione comprensiva delle tubazioni di collegamento all’impianto esistente, del miscelatore termostatico e valvole di intercettazione si può aggirare sui 1100-1200 € per i sistemi SILVERGREEN 170 e 200 lt (con singolo pannello) e 1200-1300 € per i sistemi SILVERGREEN 200 e 300 lt (con 2 pannelli).

Questi sistemi poi rientrano tra quelli che possono godere del “Conto Termico 2.0” o in alternativa della detrazione fiscale del 65 % prorogata a tutto il 2019 (vedi nell’apposita sezione).
Il conto termico prevede per questi sistemi un contributo che viene elargito, in un’unica rata, entro 60 giorni dall’installazione secondo la seguente tabella.

Dal prezzo di offerta on-line e dalla tabelle sopra riportate, ne viene il seguente calcolo sul tempo di rientro economico dell’impianto SILVERGREEN 200 lt (2 pannelli) risulta essere di 2,8 anni se l’alternativa è il gas metano, e sensibilmente inferiore nel caso si utilizzasse come alternativa una resistenza elettrica.

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