Il bonus del Conto Termico 2.0 GSE è attivabile su solare termico, biomassa, pompe di calore e altro, ma qual è la normativa per il 2020.

Pensi di ristrutturare casa? Vuoi installare nella tua abitazione un impianto solare o una pompa di calore? Sei un condominio e vuoi installare dei pannelli solari? Lo Stato ti permette di effettuare interventi di riqualificazione alla tua abitazione al fine di diminuire le emissioni con costi ammortizzabili negli anni con il Conto Termico 2020.

Il Conto Termico è un pacchetto di incentivi e agevolazioni che incoraggia lo sviluppo di interventi per incrementare l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti di energia rinnovabile.

Il Conto Termico 2.0 è gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) che, con il DM del 28 dicembre 2012, ha pensato di spingere enti pubblici, famiglie e imprese ad incrementare le proprie fonti rinnovabili e migliorare l’efficienza energetica.

Chi può beneficiarne? I soggetti che possono presentare la domanda per il conto termico 2020 sono:

  • le pubbliche amministrazioni,
  • i soggetti privati: persone fisiche, condomini, titolari di imprese o di reddito agrario.

Per mezzo del Conto Termico si può riqualificare i propri edifici migliorandone le prestazioni energetiche, riducendo in tal modo i costi dei consumi e recuperando in tempi brevi parte della spesa sostenuta.

Quali sono le novità del Conto Termico 2020?

Si sono ampliate le modalità di accesso e i soggetti che ne possono usufruire (sono ricomprese fra le PA anche le società in house e le cooperative di abitanti) inoltre, sono previsti nuovi interventi di efficienza energetica. La procedura risulta essere molto più snella e veloce e l’accesso può essere diretto per apparecchi le cui caratteristiche risultano essere state approvate e certificate. Sono state fatte delle rivisitazioni anche sulle dimensioni degli edifici.

Approfondiamo meglio le novità del conto termico 2020 rispetto a quello passato:

  • Più soggetti ammessi: le società “in house” e le cooperative di abitanti possono ora accedere al bonus degli incentivi Conto Termico 2020. Le società in house sono aziende pubbliche in forma societaria.
  • Nuovi interventi di efficienza energetica: diversi sono gli interventi più idonei a sfruttare le detrazioni fiscali degli Ecobonus che gli incentivi del Conto Termico 2020.
  • Dimensione impianti: la dimensione massima degli impianti che danno diritto ad accedere agli incentivi è aumentata rispetto a quella precedente.
  • Procedura più snella: la procedura di accesso diretto per gli apparecchi a catalogo è più semplice e veloce. La burocrazia diminuisce e ci vuole anche meno tempo per ottenere dei rimborsi.
  • Rata più alta: il limite per l’erogazione dell’incentivo in un’unica rata risulta notevolmente più alto, passando da 600 a ben 5.000 euro.
  • Tempistica ridotta: i tempi di pagamento dell’agevolazione economica per l’efficienza energetica si riducono a 2 mesi, contro i 6 della versione precedente.
  • Incentivi più alti: il Conto Energia Termico 2020 2.0 attribuisce un valore più elevato degli incentivi, rispetto alla versione precedente.
    • Edifici nZEB: fino al 65% delle spese sostenute per i cosiddetti “Edifici a energia quasi zero”, che producono tutta l’energia di cui hanno bisogno da fonti rinnovabili.
    • Isolamento termico e altro: l’incentivo arriva fino al 40% nel caso in cui si svolgano lavori di isolamento termico di muri e coperture, ma anche se si sostituiscono gli infissi, soprattutto le finestre, con modelli di nuova generazione specifici per il risparmio energetico. Inoltre, vengono rimborsate anche schermature solari, lavori per migliorare l’efficienza dell’illuminazione degli interni, le tecnologie di Building Automation (automazione delle funzioni di un edificio o di un’abitazione) e l’installazione di una caldaia a condensazione. Su quest’ultimo punto però va fatta attenzione. Come abbiamo spiegato nella guida alle detrazioni 2020 caldaia a condensazione, la strada migliore da seguire per rientrare dalla spesa sostenuta per l’installazione di un apparecchio di questo tipo non è quella del Conto Termico, ma l’Ecobonus 2020, a condizione però di installare anche un sistema per la termoregolazione degli ambienti, come ad esempio le valvole termostatiche, altrimenti la detrazione Irpef scende dal 65 al 50%.
    • Se abbinati aumentano: nel caso in cui i lavori di isolamento termico siano abbinati alla sostituzione o realizzazione di altro impianto (solare termico, pompe di calore o caldaia a condensazione), l’incentivo concesso dal Conto Termico GSE 2020 per l’isolamento sale al 50%.
    • Impianti e apparecchi: il bonus incentivo sale fino al 65% della spesa sostenuta per la realizzazione di impianti solari termici, sistemi a pompe di calore (anche ibridi), caldaie e apparecchi a biomasse. Ricordiamo che sono in vigore le nuove regole sul libretto impianti. Sono previste, per i trasgressori, importanti sanzioni nel caso in cui vengano trovate irregolarità in seguito ad un controllo, quindi vi consigliamo la lettura dell’articolo di approfondimento.
  • Rimborso diagnosi energetica e APE: una delle novità più importanti del Conto Energia Termico 2.0 2020 è rappresentato dal rimborso totale, quindi un incentivo del 100%, per la Diagnosi Energetica degli edifici e l’Attestato di Prestazione Energetica, il cosiddetto APE. Tutto questo, però, nel caso in cui parliamo di Pubbliche Amministrazioni. Per i privati, le cooperative di abitanti e le cooperative sociali, viene rimborsato 50% della spesa sostenuta.

Come presentare la domanda?

Ai fini del riconoscimento del contributo pari al 40% delle spese sostenute occorre innanzitutto verificare di essere in possesso dei requisiti tecnici e, in caso di risposta positiva, compilare la domanda presente sul sito del GSE.

Per presentare la domanda privati, imprese e condomini devono, entro 60 giorni dal termine dei lavori, presentare la domanda sul portale termico GSE specificando il tipo di intervento e allegando la documentazione necessaria.

Oltre a questa procedura, chiamata ad “Accesso diretto”, la Pubblica Amministrazione può accedere al Bonus attraverso un’altra procedura chiamata a “Prenotazione”. Il soggetto responsabile può anche presentare la domanda prima dell’inizio dei lavori compilando una domanda “a preventivo”. In tal caso è però necessario: definire il contratto di rendimento energetico stipulato con la ESCO e presentare entro 60 giorni dall’accettazione della prenotazione una dichiarazione che attesti l’inizio dei lavori. Inoltre, entro 12 mesi dalla data di accettazione della prenotazione è necessario inoltrare la dichiarazione di fini lavori

La compilazione di questo documento richiede particolare attenzione. Il richiedente dovrà informare il GSE, in modo dettagliato e senza errori, riguardo la tipologia di alcuni documenti che poi il gestore stesso potrà richiedere, anche in formato cartaceo. È quindi importantissimo non commettere errori. Le verifiche e i controlli ci sono e sono molto severi, come è giusto che sia per evitare truffe e appropriazioni indebite varie, e le regole sono molto stringenti.

Ecco una lista completa di tutti i documenti necessari.

  • Attestato di certificazione energetica
  • Schede tecniche dei componenti e delle apparecchiature installate
  • Certificazione da parte di un tecnico abilitato (asservazione) riguardo l’appropriato dimensionamento del generatore di calore
  • Diagnosi energetica (solo se prevista nello specifico)
  • Certificazione del rispetto ambientale relativamente ai livelli di immissione in atmosfera (lo rilascia il produttore)

Va specificato in dettaglio la tipologia di intervento che è stato realizzato e per cui si fa richiesta dell’incentivo promesso. Se sono stati effettuati più lavori incentivabili, vanno realizzate più fatture, con pagamenti separati per ogni documento (anche se ultimamente è stata proposta la possibilità di fornire una singola fattura con la lista di tutti gli interventi effettuati). All’interno della fattura vanno inseriti i seguenti dati:

  • Partita Iva dell’emittente
  • Dati del soggetto responsabile del Conto Termico (chi sostiene le spese)
  • Codice fiscale o Partita Iva del soggetto responsabile

Se si è fatto ricorso alla locazione finanziaria la fattura va intestata alla società di leasing (di cui bisogna fornire anche copia del contratto). Se volete informazioni più dettagliate su come fare una fattura per le detrazioni fiscali vi consigliamo l’articolo linkato, dove spieghiamo come funziona questo documento nel caso in cui si voglia accedere ad incentivi, agevolazioni fiscali e bonus vari. Ricordiamo che adesso non è più necessario inserire tra le voci obbligatorie il costo della manodopera, ma che è bene elencare in dettaglio tutti i lavori effettuati.

Va precisato che il pagamento per i lavori di cui si richiede l’accesso al Conto Termico 2.0 2020 vanno effettuati mediante il modello di bonifico ordinario, a differenza di quanto avviene per la richiesta delle detrazioni fiscali per il risparmio energetico e le ristrutturazioni, dove vanno utilizzati modelli di bonifico apposito. Nella causale vanno inserite le seguenti informazioni:

  • Riferimento al Decreto Ministeriale 28/12/2012
  • Riferimento al numero della fattura (con data della stessa)
  • Partita Iva/codice fiscale del ricevente il pagamento e del soggetto responsabile

Nel caso in cui la fattura non sia stata emessa al momento del pagamento, nella causale del bonifico si può inserire il numero d’ordine. Successivamente però va inviata al GSE la copia e quella del bonifico con il numero d’ordine corrispondente.

Tempistiche da rispettare per accedere al bonus.

La richiesta per accedere agli incentivi del Conto Termico 2020 va presentata entro 60 giorni dal termine dei lavori. I tempi vanno rispettati in ogni caso, altrimenti non sarà possibile nessun rimborso per i lavori effettuati.

Per quanto riguarda il rimborso promesso: la legge stabilisce che va ricevuto entro 30 giorni dalla fine del bimestre entro cui si è presentata la domanda. Sia la domanda presentata in accesso diretto che quella mediante prenotazione sono valutate dal GSE secondo le disposizioni dei procedimenti amministrativi regolati dalla Legge 241/90.

Sul nostro sito è possibile acquistare direttamente il servizio di compilazione pratica del GSE (escluso eventuali pratiche comunali ed eventuali pratiche per vincolo) che permette di snellire tutta la procedura per ottenere gli incentivi sul conto termico.