Si abbassa la domanda energetica derivante da combustibili fossili e cresce quella per le fonti rinnovabili.
L’emergenza Coronavirus, con il conseguente lockdown della maggior parte della attività produttive italiane, ha avuto un fortissimo effetto sul settore energetico e d’altronde, non poteva che essere così.
L’energia, fondamentale per le attività economiche, ha portato a un declino della domanda energetica di oltre il 30 % solo in Italia.
Contemporaneamente, si è assistiti anche ad un altro strabiliante effetto che ha fatto discutere parecchio, non solo si è abbassata la richiesta dell’energia derivante da combustibili fossili, ma contemporaneamente si è alzata la richiesta per le energie rinnovabili, non solo in Italia, ma nell’intera Europa.
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Perché l’interesse per le energie rinnovabili durante il lockdown è cresciuto?
In Italia, come in molti paesi dell’Unione Europea, le energie rinnovabili godono di una priorità di dispacciamento, rispetto a quelle delle altre fonti.
In cosa consiste la priorità di dispacciamento?
E’ molto semplice! Tutto si basa sulla richiesta esistente di una determinata zona che a parità condizioni, l’energia che viene prodotta dagli impianti green, viene prioritariamente immessa in rete, mentre gli impianti da fonti tradizioni (gas e carbone) viene imposto di diminuire la propria produzione.
Quindi, tutto ciò che si dice sulla crescita della richiesta delle fonti rinnovabili non è altro che un effetto apparente?
Evidentemente si, e con ogni probabilità tenderà a ridimensionarsi non appena il fabbisogno elettrico tornerà a crescere e con esso purtroppo, anche la richiesta di generazione da fonti tradizionali.
Lockdown anche per i cantieri delle energie rinnovabili.
Il coronavirus ha bloccato anche la nuova costruzione di impianti dedicati alle rinnovabili, arrestando anche le attività di manutenzione.
Tutto ciò, comporterà rischi non da poco dato che si stima che nel 2020, l’eolico vedrà una riduzione delle nuove installazioni del 30% rispetto al 2019.
Da tenere in considerazione anche la capacità delle filiere di garantire la componentistica necessaria per la realizzazione degli impianti, nonché la disponibilità degli operatori energetici, alle prese con la riduzione dei ricavi.
In tal senso, la capacità di rialzarsi dopo il lockdown dovuto all’emergenza del coronavirus, dipenderà anche dalle risposte della politica, in quanto sarà chiamata a facilitare l’accesso ai finanziamenti per gli operatori del settore, garantendo la creazione di un ecosistema favorevole all’investimento di queste fonti.
Il GSE proroga gli incentivi.
Il Gestore dei Servizi Energetici, noto con l’acronimo di GSE, è l’ente pubblico che sovrintende a tutta l’attività riguardante le fonti pulite, compresa l’erogazione degli incentivi.
Il GSE, ponendosi come obiettivo quello di limitare le possibili future difficoltà degli operatori del settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, è immediatamente intervenuto in ambito burocratico sospendendo fino al 30 Aprile 2020, termini e scadenze nell’ambito di:
- procedimenti relativi alle fonti rinnovabili e agli interventi di efficienza energetica.
- procedimenti di verifica in corso su impianti alimentati a fonti rinnovabili
- interventi di efficienza energetica, inclusa la cogenerazione ad alto rendimento
La proroga non sarà però applicata ai procedimenti amministrativi che sulla base dei documenti già nella propria disponibilità, potrà concludere con esito positivo.
Inoltre, in seguito alle richieste di integrazione documentale, è stata stabilita la proroga dei termini di tutti i procedimenti amministrativi.
In realtà la scadenza del 30 Aprile 2020 non è valida per tutti i settori produttivi.
Il GSE, d’accordo con il Ministero dello Sviluppo Economico, ha puntualizzato l’elenco dei procedimenti e dei connessi adempimenti prorogati, facendo slittare, i termini per la presentazione delle richieste per la Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR) e per i Certificati Bianchi che slittano dal 31 Maggio al 22 Maggio 2020.
Invece per quanto riguarda gli obblighi in capo alle imprese di distribuzione di energia elettrica e di gas, in relazione agli obiettivi quantitativi nazionali di risparmio energetico, lo slittamento è dal 31 maggio al 22 luglio 2020.
Blocco sul Decreto Fer 1.
Il lockdown ha bloccato anche il Decreto Fer 1, che a partire dall’Agosto 2019 ha introdotto l’incentivazione diretta per le fonti rinnovabili come eolico e fotovoltaico.
Tra le novità rientra anche la proroga della presentazione dell’istanza di accesso agli incentivi, prorogato al 5 Febbraio 2021, proprio in considerazione dell’emergenza dovuta al coronavirus.
Il problema della manutenzione degli impianti.
E’ chiaro che, la sola burocrazia, nel lungo termine, non sarà sufficiente per sostenere un comporto, e cioè quello delle fonti pulite, che purtroppo nei prossimi mesi rischia di essere sottoposto a un fermo sostanziale.
Oltre ad aspettarsi un sostanziale calo della richiesta di installazione di impianti, gli operatori si trovano anche nella sostanziale impossibilità di effettuare una normalissima manutenzione degli impianti, che nei casi estremamente gravi, potrebbe portare ad un blocco della generazione energetica con conseguente danno economico.
Quanti tipi di energie rinnovabili esistono?
Si potrebbe dire tanto sulle energie rinnovabili, ma contemporaneamente potrebbe sembrare poco.
Non è semplice dare una definizione esaustiva e fare riferimento a forme di energia non esauribili, che si rinnovano potrebbe risultare poco puntuale.
Diciamo che sono considerate energie rinnovabili quelle fonti di energia il cui uso non ne compromette la disponibilità nel tempo, in quanto sono in grado di generarsi da sole, allo stesso ritmo con cui vengono utilizzate.
Differenti quindi dalle fonti di energia non rinnovabili, derivanti dai combustibili fossili come petrolio, carbone e gas naturale e fonti nucleari uranio e plutonio.
Quest’ultimi, caratterizzati da lunghi periodi di formazione, la disponibilità risulta limitata nel tempo in quanto tendono ad esaurirsi.
Le fonti considerate rinnovabili sono:
- Sole
- Vento
- Risorse idriche
- Risorse geotermiche
- Le maree
- Il moto delle onde
- Le biomasse
Le fonti di energia rinnovabile sono impiegate principalmente per la:
- Produzione di energia elettrica
- Riscaldamento ad aria e acqua
- Raffrescamento ad aria e acqua
- Trasporti
- Servizi energici rurali
Vediamole più nel dettaglio.
Energia idroelettrica
Le risorse idriche rappresentano le fonti di energia pulita più diffuse a livello mondiale.
Esistono due tipi di impianti idroelettrici: uno sfrutta il moto naturale di fiumi e corsi d’acqua, l’altro prevede invece, la realizzazione di ampi bacini d’acqua da cui poter attingere.
Energia solare
L’energia solare può essere incanalata e sfruttata attraverso degli impianti costruiti appositamente. Uno di questi è l’impianto fotovoltaico.
Energia geotermica
L’energia geotermica si ricava dal calore della terra, che scalda l’acqua presente nel sottosuolo e la fa fuoriuscire sotto forma di calore.
Biomasse
Le biomasse sono prodotte per mezzo di sostanze organiche, tramite processi di combustione.
Energia marina
Mari e oceani sono grandi fonti di energia, il loro utilizzo passa attraverso tecniche complesse.
Quello che viene sfruttato è il modo ondoso, il movimento dell’aria al di sopra delle onde, le maree e la differente temperatura tra il fondo del mare e la superficie.